Morrissey riflette sul perché "non c'è fine per gli Smiths”

Attraverso un messaggio pubblicato sul suo sito ufficiale e sui suoi canali social ufficiali, Morrissey ha condiviso una riflessione celebrando l'eredità degli Smiths e la loro popolarità, che sembrano non conoscere fine.

Nel post, accompagnato dalla copertina del numero di gennaio 1984 della storica rivista italiana "Rockerilla" con una foto del gruppo di "How soon is now?", il 65enne cantautore ha scritto:

"Sono perfettamente consapevole della rinascita degli Smiths negli ultimi anni e della loro posizione consolidata nel nostro patrimonio culturale. Questo dimostra quanto correre rischi possa dare risultati magnifici… e se non corri rischi quando fai musica, allora perché diavolo fai musica? Sono incredibilmente grato a chiunque sia uscito per acquistare o sia rimasto a casa per scaricare la musica degli Smiths. I musicisti sono spesso considerati i promotori del cambiamento, ma anche i consumatori hanno un ruolo fondamentale, dimostrando fiducia. Siamo tutti coinvolti. Si è sempre trattato di rifiutarsi di arrendersi alla propaganda nemica – una sfida che affronto oggi con la stessa intensità di quando la affrontavo nel 1983, 84, 85, 86 e 87. Non c’è fine per gli Smiths”.

Il messaggio di Morrissey arriva dopo mesi da una sua affermazione in cui accusava i media di estrometterlo dalla storia degli Smiths: Esiste un chiaro spostamento dei media per cancellarmi dall'essere l'essenza centrale degli Smiths, ma ciò non può funzionare perché ho inventato io il nome del gruppo, i titoli delle canzoni, i titoli degli album, l'artwork, le melodie vocali e i sentimenti lirici venivano dal mio cuore…", aveva scritto l'artista, prima di concludere: "Combatterò fino all’ultimo respiro!”.